giovedì 26 giugno 2014

GERALD EDELMAN - SULLA MATERIA DELLA MENTE

GERALD EDELMAN - SULLA MATERIA DELLA MENTE

«Siamo all’inizio della rivoluzione delle neuroscienze; alla fine, sapremo come funziona la mente, che cosa governa la nostra natura e in quale modo conosciamo il mondo»: sono le parole ambiziose e ferme che si leggono sulla soglia di questo volume.  

Ma perchè questo libro dovrebbe affascinare un'architetto? 
Per due motivi essenziali nelle scoperte affascinanti sulla strutturazione dello spazio della mente. Il primo è questo: la proprietà della mente è la memoria, così come la vista lo è dell'occhio. La memoria si struttura in una materia fatta di un numero straordinario di connessioni, considerando che un pezzettino di cervello grande come una capocchia di un grosso fiammifero ne contiene circa un miliardo! Il secondo motivo è questo: la storia della mente e della memoria ha inizio con una dissimetria in un mondo governato dalla simmetria. Soltanto con la rottura della simmetria hanno inizio i processi e le formazioni che hanno potuto portare alla comparsa della mente.
Questo testo consente di confermare alcune formulazioni dell'architettura moderna e contemporanea: memoria, connessioni, dissimetria come valori della nostra esperienza umana.

domenica 18 maggio 2014

Massimo Recalcati - IL MIRACOLO DELLA FORMA

Ho appena di terminato di studiare questo libro, per comprendere la visione di Lacan, specialmente nel VII Seminario. L'architettura secondo Recalcati, come sostengo da anni, non è il luogo dove si manifesta l'inconscio dell'architetto, ma è un linguaggio intorno all'impossibilità di rendere del tutto decifrabile l'enigma della vita. Chiarissima e molto efficace la descrizione del Vuoto dentro la Cosa, a partire dalla quale si riconosce il vuoto dentro l'architettura.
La concatenazione delle arti è l'articolazione di quest'assenza, di questo vuoto che rende dignità alla Cosa: la religione lo evita, la scienza cerca di saturarlo e ricoprirlo in una rete di significato, l'arte e l'architettura si definiscono invece come lavoro artistico di organizzazione del Vuoto. Quindi organizzazione dell'inorganizzabile, articolazione dell'inarticolabile! ( pag.33)
Un libro straordinario.

lunedì 5 maggio 2014


HENRY MICHAUX - COMINCIAMENTI

"Cominciamenti", è un libro che parla di inizi ma è scritto da un uomo, un artista, ormai giunto alla fine. 

Il percorso descritto in "Commencements" inizia dove i bambini tracciano un cerchio, e da qui una testa e poi ancora colori, alberi e case, costruendo un mondo, il Mondo, ed aprendosi ad esso.

I bambini non copiano il mondo, lo fondano e lo fanno a partire dalla figura del cerchio, che fa ruotare tutto con un piacere senza uguali ( palloni, cavalli di legno, cerchi magici, la testa.....)

Tutti abbiamo continui cominciamenti. Nuove vite che si sovrappongono alle precedenti. E questa forma di circolarità è lo spazio pieno d'intensità che ci appartiene.

Nella mia prima serie di disegni d'artista ho rifatto il gesto di ricomporre la circolarità che abbraccia partenza e ritorno.

Il cerchio è una traccia dell'esistere vastissima e sempre differente quanto la vita stessa.

martedì 29 aprile 2014

Henry Michaux-LE DISSAVENTURE DEL SIGNOR PLUME

Plume in italiano potrebbe tradursi Piuma o Penna ( il correttore automatico del computer dice Piuma).
Nell'indecisione meglio comunque usare l'originale Plume.

Ma chi è Plume?

E' il protagonista di questi fantastici racconti di avventure apparentemente tragicomiche, frammentarie e instabili. Ogni racconto è, infatti, una parafrasi della comicità assurda di alcuni ( o tutti?) aspetti dell'esistenza. Ne consegue un personaggio che sembra muoversi tra il sonno, la veglia e l'oblio, e esplora dei territori che si alterano in relazione all'esistenza psichica di Plume.

Questa sorta di autobiografia instabile non consente mai agli spazi del racconto di essere definitivi, contornati, indipendenti. Quanto ne avremmo bisogno! Gli spazi di Plume sembrano delle spugne per la dispersione e la fluttuazione dell'io, per impedire il cristallizzarsi dell'uno o dell'altro.

" Stendendo le mani fuori dal letto, Plume fu stupito di non incontrare il muro. "Toh, pensò, se lo saranno mangiato le formiche"...e si riaddormentò.

Un inizio folgorante.

Un lampo d'immaginazione in cui potremmo racchiudere l'avventura dell'architettura moderna.

domenica 27 aprile 2014

SPINOZA - TRATTATO TEOLOGICO POLITICO

Il Trattato politico del grande filosofo Spinoza è ancora oggi di grande attualità. Ci spiega tra l'altro perché lo Stato debba essere il garante dello stato naturale dei cittadini e non solo dei loro diritti civili. 

I diritti civili, scrive Spinoza, li decreta lui stesso ( lo Stato) e quindi sono auto referenziali ai suoi interessi. Il compito che distinguerebbe una vera democrazia dalla pseudo democrazia dei costumi sarebbe quindi uno Stato garante dello stato naturale dei cittadini, e non della loro morale, come invece accade.

Lo stato naturale dei cittadini, come si sa, contiene le nostre passioni, sempre derise e detestate da quelli che vogliono apparire puri, risparmiatori e razionalissimi.
Credere che gli uomini possano vivere unicamente secondo i precetti della ragione è come sognare l'età dell'oro o le favole dei poeti."


Lo stesso ragionamento dovrebbe essere applicato alle fumose teorie dell'architettura, sempre molto auto referenziali e lontane dalle nostre passioni. 
Con questo semplice ragionamento politico di Spinoza credo si possa  capire la buona fede di chi si occupa di storia e critica dell'architettura.

sabato 3 aprile 2010

Massa e potere di Elias Canetti

ELIAS CANETTI - MASSA E POTERE

Massa e potere di Elias Canetti è stato scritto nel 1960 quando in Europa si ripresentò l’enigma della massa e il suo rapporto con il potere.
La moderna società  di massa, nel testo di Canetti,  è ancora costruita intorno alla memoria di miti antichi, spesso dimenticati in libri sepolti nell’oscurità di biblioteche.

Miti che sono invece una costellazione immersa e sempre presente nell’architettura delle città che abbiamo ricevuto in eredità dalle generazioni passate.

Massa, potere e architettura formano un racconto frastagliato e sanguinoso, un’unione segreta che prima di diventare una vistosa caratteristica delle nostre società moderne è stata molte altre cose.

Per avvicinare e comprendere l’architettura non basta scrivere di muri e  colonne, ma ricordare le schiere e le moltitudini umane e animali, il fuoco e la foresta, il grano e il vento, la pioggia e la sabbia, il denaro e il potere, nella loro tenebrosa solitudine. Un’immane storia che vive in ognuno di noi.